Black and white togetherEsce nel 1998, a distanza di sette anni dalla costituzione del coro dei St. John Singers per iniziativa del cav. Adriana Rasi, presidente dell'associazione culturale Il Cantiere dell'Arte di Manziana (RM). Gli spirituals e i gospels del CD fondono l'esperienza degli artisti italiani, provenienti da differenti stili di canto, sotto la guida degli statunitensi Joy Garrison e Harold Bradley, e l'accompagnamento musicale di Pier Michele Bertaina (pianoforte), Giampaolo Ascolese (percussioni) e Gian Luca Renzi (contrabbasso), per approfondire le sensazioni e i ritmi della musica nera.

Joy Garrison, figlia d'arte (suo padre Jimmy Garrison è stato per anni contrabbassista dello storico quartetto di John Coltrane), ha cantato nei più importanti locali di Manhattan. Da molti anni in Europa, svolge la sua attività prevalentemente come solista e a fianco di noti artisti (Zucchero, Renzo Arbore, Bruno Biriaco, Giovanni Tommaso, Giorgio Gaslini e molti altri).

Harold Bradley nasce a Chicago e, negli anni sessanta, grazie ad una borsa di studio si trasferisce a Roma dove nutre la sua passione per la storia dell'arte, e successivamente per la musica, il cinema e il teatro. E' stato il fondatore dello storico locale romano Folkstudio che ha diretto fino al sessantotto, interpretando tutto l'arco della musica afro-americana con i Folk Studio Singers. Ha lavorato negli Usa nel campo televisivo come ideatore e produttore di molti programmi, ed è stato comproprietario di una stazione radiofonica.


Union Paix et RenaissanceRealizzato nel 2003, il CD contiene l'inno che è stato commissionato dall'ambasciata di Haiti presso la Santa Sede in Roma per creare un collegamento culturale tra l'isola caraibica e la patria di Cristoforo Colombo, scopritore di Ispania (l'antico nome di Haiti) e festeggiare i duecento anni dell'indipendenza dalla Francia (1° gennaio 1804). Il testo è stato scritto dalla poetessa haitiana Michaële Lafontant e musicato dal maestro Stelvio Cipriani. L'inno contiene un messagio di unione, pace e speranza per Haiti lacerata dalle sue contraddizioni centenarie, e di rinascita nei suoi valori di libertà, uguaglianza  e fratellanza mutuati dal dominio francese e che sono ancora oggi i pilastri della nazione haitiana.


Oh FreedomFreedom, liberté, freiheit, saoirse ... qualunque sia la lingua che si adopera la libertà rimane il bene più prezioso dell'umanità. Libertà di vivere, di crescere, di esprimersi, di venerare un dio, libertà dal bisogno, dalle malattie, dalla schiavitù, dallo sfruttamento. In questo disco del 2004 il coro dei St. John Singers celebra "Oh Freedom", uno degli spirituals più noti del panorama della musica afro-americana, consapevoli che la libertà sia un valore da difendere anche con il linguaggio musicale, impegnandosi a sostenere i popoli del terzo mondo, effettuando concerti per la raccolta di fondi da destinare ai bambini orfani di tutte le guerre. Non a caso questo terzo album vuole essere un richiamo alla pace, alla solidarietà tra i popoli contro ogni discriminazione raziale e religiosa.


La preghiera per la Pace"Mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza, mai più la guerra" è il grido accorato, la supplica di Giovanni Paolo II pronunciata all'ONU sull'eco delle parole di Papa Paolo VI e rilanciata il 2 febbraio 1991 durante la guerra del Golfo Persico. Il cuore di Papa Wojtyla ha parlato veramente al cuore di milioni di persone, ha segnato il confine tra una colpevole indifferenza e lo slancio della misericordia e della condivisione. Il maestro Stelvio Cipriani ne ha tratto una commovente partitura, il contrappunto drammatico fra il grido del profeta, spesso inascoltato, e il coro. Un intreccio, un dialogo fra il Pontefice e le voci del St. John Singers Choir. Il maestro Cipriani e il suo coro ci credono con risultati sorprendenti, fra gemiti e sospiri, incantamento e preghiera."

Giuseppe De Carli (responsabile Rai Vaticana) - 2009

Da Gorée a LampedusaE' stato presentato il 6 febbraio 2011 presso la nuova sala Gassman di Civitavecchia, nell'ambito della Rassegna "Blue Gospel in the face"per festeggiare una tappa importante dell'intensa attività concertistica. Vent'anni di impegno e tenacia conditi da un ritmo sempre travolgente, un sound penetrante e una grande attenzione a temi scottanti come l'amore, la pace, le discriminazioni razziali, il credo. Il "solco" inciso in questo ultimo lavoro è il frutto di un impegno costante, appassionato, incondizionato, che ha accompagnato tutti i concerti.

Nel CD, dedicato alla lotta contro le discriminazioni razziali, sono presenti brani già pubblicati e canti tradizionali del repertorio gospel, rielaborati e arrangiati, e un inedito che dà il nome all'album musicato dal maestro Pier Michele Bertaina su testo di Alessandra Prato.

Come nell'isola di Gorée sono transitati, fino a 150 anni fà, milioni di africani strappati alla loro terra d'origine per essere portati nelle Americhe e schiavizzati, così oggi nell'isola di Lampedusa transitano con esodo biblico migliaia di africani in cerca di lavoro, dignità, diritti: nulla è cambiato! Il brano inedito raccoglie la tristezza del lamento silenzioso e rassegnato del migrante e lo trasforma in canto, affinché penetri negli animi degli ascoltatori e si trasformi, come un eco infinito, in denuncia contro un nuovo genocidio.

Perché la nostra storia è anche questo: un infinito racconto di migrazioni.
Perché a volte l'altro è molto vicino.
Perché in fondo gli altri siamo noi.

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